ANTONIOLI, Maurizio e Franco BERTOLUCCI. "Una vita per l’ideale"

GORI, Pietro (1865-1911)

Quarantasei anni vissuti intensamente, tra piazze e aule di tribunali (come imputato o come avvocato), in carcere e in esilio, in 4 continenti (anche nelle Americhe e in Africa), a fare conferenze, dirigere riviste, incontrare sovversivi, scrivere poemi, testi di canzoni e opere teatrali, organizzare sindacati e… Fino alla morte, sull’amata isola d’Elba.

Una famiglia di patrioti borghesi

Pietro Gori nasce a Messina alle tre pomeridiane del 14 agosto 1865, come risulta dall’estratto dell’atto di nascita. Il padre Francesco Gori, nato nel 1823, ufficiale di artiglieria dell’esercito regio con alle spalle un’esperienza nelle guerre risorgimentali, non nasconde le sue simpatie mazziniane, sembra che all’alba della Prima Guerra d’Indipendenza fosse stato iscritto alla Giovine Italia. Da ufficiale dell’esercito piemontese prima e italiano poi seppe guadagnarsi due medaglie al valor militare nella battaglia di Castelfidardo (18 settembre 1860) e nel successivo assedio di Ancona contro le truppe papaline. La scelta militare del padre di Pietro è sicuramente determinata dalla tradizione familiare. La sua famiglia originaria dell’Isola d’Elba, ha avuto il nonno Pietro ufficiale della Vecchia Guardia di Napoleone I. Una scelta che lo ha portato a seguire l’imperatore da Marengo ad Austerlitz, dall’esilio all’Elba a Waterloo.