Urupia, una comune libertaria nel Salento

comunità libertariePuglia (Italia)

Il progetto Urupia nasce all’inizio degli anni novanta dall’incontro tra un gruppo di salentini, all’epoca quasi tutti redattori della rivista antimilitarista Senzapatria, e alcune persone di origine tedesca, “militanti” della sinistra radicale in Germania. Il progetto decolla ufficialmente nel 1995, con l’acquisto di alcuni fabbricati rurali e di circa 24 ettari di terreno nelle campagne di Francavilla Fontana, nell’Alto Salento, a metà strada tra Taranto e Brindisi. Principi costitutivi della Comune sono soprattutto l’assenza della proprietà privata e il “principio del consenso”, ossia l’unanimità nelle decisioni. Da più di tredici anni la Comune persegue l’obiettivo della crescente realizzazione pratica di una utopia libertaria: della possibilità, cioè, di raggiungere un alto livello di autosufficienza economica, di libertà politica e di solidarietà sociale attraverso il lavoro e l’agire collettivo, eliminando ogni forma di gerarchia, sia quelle determinate dalla proprietà che quelle legate al genere, sia quelle fisiche che quelle intellettuali. Attualmente vivono a Urupia in forma stabile una quindicina di persone, di cui cinque sono bambine/i; la comune però pratica fin dall’inizio una forma molto larga di ospitalità e spesso il numero delle persone presenti arriva a trenta, quaranta unità. Diverse sono le forme di sostentamento della Comune: la vendita dell’olio e del vino, del pane e dei prodotti da forno, delle erbe e di una serie di trasformati. Un comunardo fa il falegname in un paese vicino a Urupia, un altro alterna al lavoro nei campi l’attività di musico e cantastorie; un’altra ancora fa la maestra elementare. Numerose sono inoltre le attività politiche e sociali che la Comune svolge sul territori dalle lotte ecologiste ai corsi di formazione professionale, dal lavoro con le scuole agli interventi culturali su argomenti di ogni tipo.