a cura di Fiamma Chessa. Archivio Berneri - Famiglia Aurelio Chessa, 2007. 24 cm., pp. 158, ill.
Occorrerà scrivere un giorno un libro su coloro che hanno tenuto in vita la memoria anarchica, questi bibliotecari-collezionisti che hanno svolto un ruolo fondamentale negli ultimi due secoli.. Durante questo lungo periodo, in effetti, il movimento è stato emarginato dalla storia popolare e collocato tra i fatti di cronaca o nei dossier della polizia.
Se abbiamo un passato, un presente, un pensiero e allo stesso tempo una filosofia anarchica, è grazie a personaggi come Max Nettlau in Europa, Agens Inglis negli Stati Uniti, Marie Christine Mikhailo in Svizzera e molti altri sconosciuti ai più, senza parlare delle militanti odierne - perchè sono soprattutto le donne che mantengono e trasmettono quest’eredità preziosa. Centinaia di ricercatori e di militanti dalle differenti opinioni hanno potuto incrociare i loro percorsi grazie a questi moderni eruditi, sempre disponibili e dall’’incommensurabile entusiasmo.
Aurelio Chessa appartiene a questa famiglia, e questo libro è la testimonianza del suo vissuto e al tempo stesso della quotidianità in seno ai misteriosi labirinti dell’utopia.
Ronald Creagh

Queste pagine di testimonianze su Aurelio Chessa, ad oltre dieci anni dalla sua scomparsa, si propongono come un doveroso omaggio non solo all’attività politica e culturale di un personaggio di spicco nella vicenda storica del movimento anarchico e libertario del nostro Paese, ma anche al suo impegno militante nel raccogliere, conservare e arricchire quello straordinario patrimonio storico e documentario che fa dell’Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa un centro di documentazione di importanza nazionale.

Per richieste: Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa, via Tavolata, 6 - 42100 Reggio Emilia, Italia). Email