GOODMAN, Paul. Individuo e Communità

scritti politici

GOODMAN, Paul (1911-1972)* bibliografiaADAMO, Pietro (1959- )

a cura di Pietro Adamo
Milano: Elèuthera Editrice, 2014. 176 pp.
Una miscela esplosiva che combina slancio utopico e progettualità pratica per rifondare la società in modo non violento
A partire da una sofisticata rielaborazione della tradizione politica americana, in cui si fondono tensioni individualiste e istanze comunitarie, il «jeffersoniano» Goodman affronta già alla metà del Novecento alcuni dei problemi cruciali delle società tardo-industriali, gli stessi con i quali facciamo i conti ancora oggi: crisi della democrazia rappresentativa, degrado urbano, marginalizzazione dei giovani, crescita della burocrazia, massificazione di bisogni, consumi e valori, crisi della ragione. E lo fa ricorrendo all’armamentario analitico del pensiero libertario, con soluzioni radicate nel qui e ora basate sul decentramento, la descolarizzazione, la disobbedienza civile, lo sviluppo della personalità, il potenziamento dei valori comunitari, la sperimentazione sessuale e familiare… Una miscela esplosiva che combina slancio utopico e progettualità pratica per rimodellare dal basso e in modo nonviolento la società.

Il nostro sistema dovrebbe includere la disobbedienza civile che vigila sull’autorità, le folle nelle strade, la rivolta se la provocazione è grave. Sono un jeffersoniano perché mi pare che solo una struttura politica libertaria e pluralista possa oggi rendere cittadini nel mondo moderno.
Paul Goodman