a cura di Giacomo Borella, raduzione di Achille Brambilla e Giacomo Borella. Edizioni Elèuthera, 2016. 160 p.
Gli interventi raccolti in questa antologia, tradotti per la prima volta in italiano, sottolineano la necessità di riconsiderare alla radice i rapporti tra architettura, ambiente e dimensione umana. Attraversare e osservare l’habitat umano dall’angolo visuale della vita quotidiana permette di sviluppare un approccio innovativo all’architettura e di comprendere le trasformazioni epocali che il nostro tempo deve affrontare, a differenza dell’impostazione oggettuale, compositiva e concettuale del discorso prevalente in ambito architettonico. Partendo dagli scalpellini che costruivano le cattedrali e osservando le forme popolari e non-ufficiali di costruzione e manipolazione degli spazi urbani, Colin Ward ripensa l’architettura come una rete di relazioni concrete e cangianti con contesti, luoghi, climi, biografie e conflitti, attraverso uno sguardo innovativo teso a rintracciare le possibili genealogie delle pratiche costruttive alternative.